Essere candidata alle europee per me è una grande attestazione di stima. Inoltre sto assistendo, in questa campagna elettorale, a grandi manifestazioni di affetto che testimoniano come il lavoro di parlamentare europeo, se svolto coscienziosamente, viene riconosciuto e apprezzato. La politica, l’ho verificato personalmente, può essere, ed è, una grande passione. Il Parlamento Europeo è un grande palcoscenico dove si compiono delle scelte essenziali per il nostro Paese. Io mi sono sempre impegnata, e continuerò a farlo, a favore della mia regione e del nord est che, ne ho riprova quotidiana, continua ad essere, nonostante la crisi economica, il territorio più laborioso grazie all’onestà e alla dedizione al lavoro dei suoi abitanti.
Quanto influisce sulla sua attività politica essere nata e cresciuta nella nostra terra?
Ritengo che tutta la mia vita e la mia attività politica siano profondamente condizionate dal fatto di essere cresciuta in questa regione e soprattutto all’interno di una famiglia che, ancora oggi, è saldamente legata ai valori più genuini, tipici della nostra gente. La mia è una grande famiglia - siamo cinque fratelli -, in cui la regola principale è il rispetto reciproco e
Come spesso accade, nella vita c’è anche molta casualità, ma una premessa è necessaria per capire perché determinate cose succedono: tutti noi facciamo politica qualsiasi sia l’attività che svolgiamo. Abbiamo cioè dei valori, dei punti di vista, che inevitabilmente trasferiamo in ciò che facciamo. Quando nel 2004, sono stata candidata alle elezioni europee, ho fatto una scelta di campo che era assolutamente in sintonia con ciò che sono e con ciò che sono sempre stata. Non sono passata da un mondo frivolo, quello della televisione, a un mondo serio, quello della politica. La serietà è sempre stata alla base della mia attività professionale. Con la politica si è aggiunta la necessità di operare per gli altri, per i propri concittadini e per i propri elettori. E questo non mi costa alcuna fatica al punto che oggi posso dire che la politica è diventata la mia vera passione. So infatti che se mi impegno, se studio, se sono costante e coerente riesco a portare a casa risultati importanti. E questo è fonte di grandissima soddisfazione.
Le voglio dire una cosa. Uno dei miei obiettivi è quello di far sì che proprio il nord est diventi un’area modello in tema di qualità ambientale. Mi piace immaginare tutta la nostra zona come una specie di California dove il rispetto dell’ambiente è regolamentato, dove le emissioni in atmosfera sono controllate, dove è impedita ogni forma di speculazione ambientale. Investire sull’ambiente significa investire sul futuro e suoi nostri figli. Se ritorno in Europa farò il possibile per proseguire in questa direzione ponendo, come ho detto, il Nord Est, al centro della mia azione.
Che messaggio si sente di dare ai cittadini prima del 6 e 7 giugno?
Innanzitutto che bisogna andare a votare, perché in Europa si giocano le partite più importanti per il nostro Paese. Per quanto mi riguarda, al di là delle questioni ambientali e climatiche che hanno una valenza nazionale, intendo impegnarmi per dirottare sul nostro territorio la maggiore quantità possibile di finanziamenti e fondi europei per valorizzare le capacità e le potenzialità della nostra gente. In secondo luogo dobbiamo saper difendere l’interesse nazionale, partecipare attivamente e creare un “sistema paese”, lì a Bruxelles, che ci permetta di incidere sul processo decisionale europeo, attraverso un coordinamento tra Governo, ministeri, rappresentanze, associazioni, gruppi d’interesse e grandi aziende. Tra le priorità aggiungerei la tutela ambientale conciliata, in questo caso, alla crescita e all’occupazione. Infine, darei maggiore spazio alle possibilità di studio e lavoro per i nostri giovani in Europa: vorrei vedere i nostri ragazzi parlare l’inglese e almeno un’altra lingua straniera per potersi trasferire all’estero, studiare e cercare lavoro nelle capitali europee pur sentendosi sempre a casa, in quella che io immagino come una grande e vera “casa europea”.
Cara Elisabetta, stiamo pensando anche noi di trasferirci a Bruxelles.
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